CONVERGENZE. NOTARGIACOMO E LA COLLEZIONE DELLA GAM DI SPOLETO

Gianfranco Notargiacomo 
Spoleto, Palazzo Collicola, dal 14 dicembre 2019 al 08 marzo 2020

focus

Gianfranco Notargiacomo 

Gianfranco Notargiacomo (Roma, 1945) Esporrà negli anni Settanta presso Galleria La Tartaruga di Roma, la Galleria La Salita, il Palazzo delle Esposizioni. Nel 1980 partecipa alla mostra ideata da Flavio Caroli Magico Primario, presso il Palazzo dei Diamanti a Ferrara. In questi anni nasce il profondo rapporto con Emilio Vedova, che lo segnalerà per il Premio della Presidenza della Repubblica presso l’Accademia Nazionale di San Luca.
Nel 1982, nel 1986 e nel 2011 è invitato alla Biennale di Venezia e terrà negli anni Ottanta mostre personali a Castel Sant’Elmo a Napoli, Casa del Mantegna a Mantova, Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma, Palazzo Reale di Milano.
Nel 2009 tiene la mostra Le nostre divergenze 1971-2009 curata da Mariastella Margozzi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Nel 2011 è in Cina, prima a Hangzhou, al Zhejiang Daily Ideal Culture Development Company, poi a Shanghai, al Museo Heng Yuanxiang, dove realizza due grandi Takète.
Nel 2013 al Forte Malatesta di Ascoli Piceno si tiene l’antologica A grandi linee. Tra le numerose collettive è invitato alla VIII e alla XI Biennale de Paris e alla Biennale di Sydney, ha esposto alla Hayward Gallery di Londra, al Frankfurter Kunstverein di Francoforte, al Museo di San Paolo del Brasile, al Taiwan Museum of Art ed è presente nella collezione Artisti Italiani del XX secolo alla Farnesina del Ministero degli Affari Esteri.
E’ stato docente presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, di Firenze e di Roma, dove nel 2015 riceve il titolo Maestro Accademico Emerito. Nel 2013, per iniziativa del Presidente della Repubblica, riceve l’onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana

CONVERGENZE. NOTARGIACOMO E LA COLLEZIONE DELLA GAM DI SPOLETO

a cura di Marco Tonelli

Gianfranco Notargiacomo è un artista per molti versi precursore dai linguaggi non codificati capace di passare dalla forma all’immagine, dalla struttura alla pittura con la stessa perizia e intelligenza. Proprio per questo ha rappresentato la soluzione ai nodi contrapposti l’uno con l’altro, contrastanti, intrecciati. Divergenti e convergenti allo stesso tempo
La Galleria d’Arte Moderna di Spoleto, come tutti i musei del mondo, possiede un deposito ricco di opere, per lo più donazioni o acquisizioni fatte nel corso degli anni, alcune delle quali destinate a ruotare nel corso del tempo e uscire di volta in volta dai depositi.

Gianfranco Notargiacomo ha accolto l’invito per la sua mostra a cercare un dialogo con gli artisti e le opere della collezione conservate nei depositi di Santo Chiodo, trovando la chiave di volta della proposta curatoriale in circa venti dipinti di autori con cui ha avuto un rapporto effettivo. Tra di essi figurano Burri, Sadun, Bendini, Pace, Vacchi, Asdrubali, Rossano, Gandini, Cascella, Ceroli, Boille, Cotani, Mattiacci, Luzzi, Pozzati.
Il progetto espositivo riprende il titolo dalla celebre installazione Le nostre divergenze, la prima mostra personale dell’artista tenutasi a Roma nel 1971 presso la Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis, poi riproposta varie volte nel corso dei decenni in vari spazi museali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma: oltre duecento omìni in plastilina colorata che invadono la galleria in tutti i suoi spazi. La prima volta che fu esposta in pubblico l’installazione fu definita nell’Herald Tribune da Edith Schloss come “The most surprising show”.
Negli spazi del piano terra di Palazzo Collicola, proprio dove una volta era collocata la collezione permanente della Galleria d’Arte Moderna, circa 140 omìni dialogheranno con le opere selezionate dal deposito della collezione, in un fluire continuo tra memoria e presente, come fossero testimoni incantati di un’apparizione, di uno svelamento. Con l’occasione della mostra Notargiacomo donerà alla Galleria d’Arte Moderna di Spoleto una sua scultura, un tipico Takete, che farà anch’esso parte della mostra insieme ad altre sculture della serie, simbolicamente a far convergere, come recita il titolo, le sue opere con quelle del museo. Nel corso della mostra, si terrà un incontro pubblico in cui l’artista illustrerà punto per punto i suoi legami con i singoli artisti con cui ha scelto di dialogare.
La mostra è fatta in collaborazione con studenti dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e la RUFA di Roma.

Palazzo Collicola

Contatti

Piazza Collicola 
06049 - Spoleto (Pg)
www.palazzocollicola.it

Info biglietteria/bookshop

Galleria d'Arte Moderna  
Giovanni Carandente
Spoleto

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