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IL RITRATTO DEL CARDINAL COLLICOLA

Il quadro raffigurante il ritratto del Cardinale Carlo Collicola è collocato nel salone d’onore del piano nobile di Palazzo Collicola in pendant con il ritratto di Marianna Collicola.
Carlo Collicola, figlio del Conte Giovanni Battista e di Anna Valenza Bartoletti e nipote dell’abate spoletino Francesco Monthioni dignitario della curia pontificia, dopo aver studiato presso i Gesuiti del Seminario Romano venne nominato protonotario apostolico dalla curia romana.
Ricoprì molti incarichi durante il pontificato di Clemente XI e di Benedetto XIII e per quest’ultimo portò a termine la bonifica del porto di Civitavecchia e nel 1728 la sistemazione del vasto fabbricato dell’Ergastulum centumcellense, destinato ad accogliere i condannati inabili all’imbarco sulle galere papali. Per i successi riportati Benedetto XIII lo creò cardinale.
Il 19 ottobre del 1730 morì prematuramente all’età di quarantotto anni dopo aver seguito con il consueto scupolo i lavori di restauro del Ponte S. Angelo in Roma.
Nel dipinto di Palazzo Collicola, il Cardinale viene ritratto in piedi e poggiato con la mano sinistra che trattiene una pergamena spiegata sopra uno scrittoio nella quale è raffigurato l’Ergastulum centumcellense e la data di realizzazione, mentre con la mano destra è intento a leggere una lettera dove, come avveniva di consuetudine, si trova la firma del pittore Francesco Bertosi.
La datazione accertata del ritratto agli anni 1728-30 permette di identificare l’autore non già con Francesco Bertosi pesarese allievo di Giovanni Lazzarini, ma nell’omonimo pittore Folignate allievo di Francesco Trevisani, la cui attività sembra essersi svolta tra l’ultimo decennio del Seicento e la metà circa del XVIII secolo.
Nell’affrontare il ritratto Collicola, il Bertosi raggiunge una qualità ed un controllo dei mezzi espressivi elevati derivanti dallo studio della ritrattistica del suo maestro Trevisani.
Il ritratto, particolarmente importante tra le opere che ancora si custodivano in Palazzo Collicola, era stato già destinato al Comune di Spoleto dal testamento della marchesa Giuseppina Collicola Antonini-Castiglione, morta a Roma nel 1937. Due anni dopo, avvenuta la parziale vendita all’asta degli eredi del Palazzo, il Comune acquisì il dipinto del Bertosi per la Pinacoteca Civica.

Palazzo Collicola

Contatti

Piazza Collicola 
06049 - Spoleto (Pg)
www.palazzocollicola.it

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Galleria d'Arte Moderna  
Giovanni Carandente
Spoleto

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